Il povero Marrazzo vittima delle congiure di palazzo Sento puzza di bruciato ,più passano i giorni i più mi convinco che quella ce era stata una mia prima impressione, cioè che Marrazzo fosse stato la vittima della guerra di disinformazione per distrarre l'opinione pubblica da problemi ben più gravi che così,come del resto è stato,sarebbero passati in secondo se non in terzo piano. Berlusconi dice di aver avvisato Marrazzo del video ( con due settimane di ritardo rispetto a quando, secondo la versione data da Signorini, la Mondadori e la figlia Marina lo vengono a sapere), ma non dice come l’ha saputo. Il presidente del Consiglio,grazie al suo ruolo, ha accesso a informazioni riservate: riceve relazioni dai servizi,che hanno mani in pasta un po ovunque.Detto per inciso i Ros (sempre loro,che poi hanno pure arrestato i "ricattatori" )sono un reparto speciale dell'arma dei carabinieri.
La fonte vicina all'inchiesta(cito Repubblica) non ci gira intorno: "Non c'è alcun altro politico di destra o di sinistra, ministro in carica, ministro uscente, professionista celebre o ignoto, "Chiappe d'oro" o d'argento nella nostra indagine". Forse salteranno fuori domani o forse mai. Per intanto, si deve dire che il vivamaria di indiscrezioni e nomi sussurrati che avvelenano o eccitano il Palazzo appare soltanto un efficace lavoro per confondere l'affaire. Bisogna andare ai fatti,alla loro origine, così come sono stati raccontati per leggere chiaramente fra le righe il complotto. I personaggi ,molto eterogenei fra loro, che recitano in questa vicenda,i tre,poi quattro carabinieri deviati,il pusher tossicomane Gianguarino Cafasso ,poi morto, misteriosamente, dopo aver scoccato la scintilla che avvia il tutto ,i giornalisti targati Berlusconi ........ Ma andiamo per ordine: Itre carabinieri penetrano con la forza in un appartamento,in via Gradoli (quella famosa per il rapimento Moro) dove Marrazzo è in compagnia di un Trans. Lo aggrediscono ,lo obbligano a sfilarsi i pantaloni ,lo dice Marrazzo, sistemano un set,ad arte, col trans , denaro, cocaina, tessera dell'"Associazione nazionale esercenti cinema" con foto e riprendono la scena con il cellulare. nel frattempo lo rapinano di 2.000 euro e gli fanno firmare tre assegni: 20 mila euro che,poi stranamente, non incassano.Questo accade il 3 luglio, qualche giorno dopo, l'11 luglio, il Cafasso contatta la redazione di Libero. Ora spiegatemi voi cosa intendessero fare i ricattatori che non provano a spremere la vittima, ma si preoccupano subito a neutralizzare l'arma che si sono procurati, come mai?Il motivo è che Piero Marrazzo non è stato ricattato dai carabinieri. dei veri ricattatori si sarebbero comportati in un altro modo. Hanno realizzato il colpo perfetto:la vittima è troppo spaventata per denunciarli,hanno nelle loro mani "la gallina dalle uova d'oro" mettersi comodi e spremere Marrazzo per bene, e a lungo, ottenendo denaro e favori,realizzando ben altro che le poche migliaia di euro che avrebbero ottenuto vendendo il video . Ma il loro scopo ,evidentemente non era quello, non vogliono niente, non si fanno mai vivi con Marrazzo,il loro obiettivo era di "sputtanarlo"ecco perché cercano di vendere subito il video. la stessa titolare dell'agenzia PhotoMasi di Milano , Carmen Masi,si chiede: "Quale ricattatore cerca di rendere pubblico l'oggetto del ricatto? È assurdo". Infatti, lo è. Ora la domanda sorge spontanea chi li ha mandati.........io mi sono risposto e voi? E dato che c'ero mi sono pure domandato ma come mai non si parla,se non in qualche trafiletto,delle rivelazioni fatte dai pentiti :Brusca e Spatuzza e si fà tanto rumore su Marrazzo?A proposito di Trans pare.....ma ve lo dico sottovoce ......che anche Gasparri ,si proprio lui,sia................ma va beh ........ questa è un'altra storia. aloi calabrese .
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